- 27 ottobre 1597: Cesare d’Este diventa duca di Ferrara, Modena e Reggio ed entra poi definitivamente in possesso di Sassuolo, già appartenente alla famiglia dei principi Pio.
- 13 gennaio 1598: con le convenzioni faentine lo Stato Pontificio retto da Clemente VIII entra in possesso di Ferrara. Modena diventa la capitale del Ducato sotto il governo del duca Cesare.
- 1628: diviene duca Alfonso III d’Este che sposa Isabella di Savoia, la quale muore dando alla luce il quattordicesimo figlio lasciando Alfonso nella disperazione, che lo porta a maturare l’idea di farsi frate.
- 1629: Alfonso prende i voti di Cappuccino col nome di Giovanni Battista da Modena ed abdica a favore del figlio Francesco I d’Este.
- 1632: inizia la costruzione del Palazzo ducale di Modena, oggi sede dell’Accademia militare.
- 1658: Alfonso IV d’Este succede a Francesco I.
- 1659: Alfonso IV è investito del Principato di Correggio.
- 1662: Alfonso IV muore: reggenza di sua moglie Laura Martinozzi per il figlio Francesco II d’Este che ha due anni.
- 1674: Francesco II a 14 anni prende i pieni poteri, approfittando dell’assenza della madre che era andata in Inghilterra per il matrimonio della figlia quindicenne Maria Beatrice con il duca di York erede al trono d’Inghilterra.
- 1694: muore Francesco II.
- 1695: il cardinale Rinaldo d’Este, zio di Francesco, diviene duca di Modena rinunciando alla porpora con dispensa del papa e sposando Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg per assicurare la discendenza a casa d’Este, essendo morto Francesco II senza lasciare figli.
- 1º agosto 1702: a seguito degli eventi bellici della Guerra di successione spagnola i francesi di Luigi XIV entrano in Modena.
- febbraio 1707: il duca Rinaldo, con l’aiuto dell’esercito imperiale, rientra a Modena e ripristina la sovranità legittima.
- 1707: Rinaldo compera dall’Impero il Ducato di Mirandola e di Concordia.
- 1721: inizia la costruzione della villa di Rivalta presso Reggio Emilia.
- 1737: Rinaldo è investito dei feudi di Novellara e Bagnolo.
- 1737: Francesco III d’Este succede al padre Rinaldo.
- 1738: inizia la costruzione della Via Vandelli per collegare le città di Modena, Massa e Carrara
- 1740: guerra di successione in Austria.
- 1741: gli austriaci invadono il Ducato e Francesco III fugge.
- 1746: Francesco III, a corto di denaro, vende per centomila zecchini d’oro veneziani ad Augusto III, re di Polonia ed elettore di Sassonia, 100 prestigiosi dipinti della galleria estense che emigrano a Dresda dove tuttora si trovano. La galleria una delle migliori d’Europa viene così declassata pur restando valida anche per effetto degli acquisti operati dai duchi successori.
- 1748: Trattato di Aquisgrana.
- 1753: Francesco III viene nominato governatore della Lombardia risiedendo nella Villa d’Este fatta da lui costruire a Varese e governando da lì anche Modena dove fa numerosi interventi urbanistici fra cui la costruzione di un grande ospedale e dell’Albergo dei poveri, oggi palazzo dei Musei. Una sua statua equestre fatta erigere dai modenesi riconoscenti verrà distrutta a martellate da un fanatico, che voleva farsi dei meriti con Napoleone giunto a Modena e dispersa.
- 1761: il Duca apre al pubblico la Biblioteca Estense di Palazzo ducale ed il giardino ducale.
- 1780: Ercole III d’Este succede al padre Francesco III, sposa Maria Teresa Cybo Malaspina, figlia unica, che gli porta in eredità il ducato di Massa e Carrara, che passerà poi alla figlia Maria Beatrice Ricciarda già promessa sposa ad un arciduca d’ Asburgo al quale o alla sua discendenza Francesco III, dal momento che Ercole III non aveva figli legittimi maschi, aveva assicurato anche la possibilità di assumere il nome d’Este e di succedere nei domini estensi.
- 1796: invasione dei francesi: Napoleone Bonaparte arriva a Modena ed Ercole nomina un reggente nella persona di Benedetto d’Este, figlio naturale di Francesco III, e ripara a Venezia accompagnato dalla favorita Chiara Arini cantante, che sposò poi morganaticamente. Benedetto conclude un accordo con Napoleone in base al quale il duca, o chi per esso, s’impegna a pagare 7 milioni e mezzo di lire francesi in tre rate e a cedere gratis venti fra i migliori quadri della galleria. In cambio Napoleone s’impegna a garantire che le sue truppe passando per il territorio del ducato non avrebbero fatto perquisizioni pagando il giusto prezzo per ogni cosa acquistata. Il duca rifiuta di pagare alcunché nonostante abbia portato con sé a Venezia il tesoro dello stato sostenendo che ne è proprietario, e Benedetto è costretto a contrarre debiti forzosi, a gravare sui cittadini e depredare chiese e monasteri dei loro capolavori mentre le opere d’arte prendono la strada di Parigi. Ercole III è raggiunto a Venezia da un gruppo di armati francesi che gli impongono il pagamento di duecentomila zecchini, poco meno di 7 quintali d’oro. A palazzo Rangoni a Modena si riuniscono i delegati di Modena, Reggio, Bologna e Ferrara che insieme formano la Repubblica Cispadana, cui segue un secondo congresso a Reggio Emilia in cui viene proclamato come bandiera il tricolore e vengono aboliti tutti i titoli nobiliari.
- 1797: Napoleone fa confluire la repubblica cispadana in quella cisalpina.
- 1803: Ercole III muore in esilio. Si estingue così la discendenza maschile in linea diretta.
- 1805: Napoleone si fa proclamare imperatore dei francesi e re d’Italia, vengono ripristinati i titoli nobiliare e abolito l’appellativo di “cittadino”. Passando da Modena viene accolto con entusiasmo, alloggiato con sfarzo nel palazzo ducale e lì riceve le chiavi della città
- 1814: Napoleone è sconfitto. Dopo il congresso di Vienna a Modena viene restaurato il ducato sotto la sovranità di Francesco IV, nato da Ferdinando d’Asburgo-Este e da Maria Beatrice d’Este, figlia di Ercole III d’Este erede dal padre del ducato di Modena e Reggio e dalla madre Maria Teresa Cybo-Malaspina del Ducato di Massa e Principato di Carrara.
- 1820: Francesco IV emette un decreto contro i carbonari e nel 1822 il Tribunale di Stato processa quarantasette persone accusate di appartenere alla Carboneria, di cui nove vengono condannate a morte, a pagare con la morte però è solo il sacerdote don Giuseppre Andreoli.
- 1831: Insurrezione di Ciro Menotti. Francesco IV fa imprigionare e poi impiccare Ciro Menotti e Vincenzo Borelli.
- 1834: Francesco IV fa costruire a Modena il Foro Boario “a onore e comodo dei fedeli agricoli”, ma questi non gradiscono e il fabbricato rimane vuoto, i fornici vengono chiusi e il grande fabbricato è adibito in seguito ai più svariati usi. Oggi è la sede della facoltà di economia dell’Università.
- 1839: inizia la costruzione del Teatro Comunale di Modena, inaugurato nel 1841 su progetto dell’Architetto Ducale Francesco Vandelli.
- 1846: Francesco V d’Este succede al padre Francesco IV.
- 1847: in attuazione del Trattato di Firenze, alla morte di Maria Luigia d’Austria il Ducato di Modena incorpora il Ducato di Guastalla e si operano rettifiche di confini col Parmigiano e viene acquisito Rolo, ex «enclave» del Lombardo-Veneto in territorio ducale.
- 1848: Francesco V si allontana per qualche mese da Modena, causa i moti insurrezionali.
- 1856: inaugurato a Reggio Emilia il grandioso Teatro Municipale.
- 11 giugno 1859: Francesco V lascia per sempre il Ducato, dopo la sconfitta degli austriaci a Magenta, seguito a Mantova da 3500 soldati fedelissimi e 118 ufficiali comandati dal generale Saccozzi che costituiscono la cosiddetta Brigata Estense. Porta con sé gli ori e tutte le cose preziose di famiglia e anche 80 ergastolani in catene che vengono rinchiusi nelle carceri di Mantova. A Modena giunge Luigi Carlo Farini, commissario regio del Governo piemontese, nominato in seguito dittatore, e poi governatore di tutta l’Emilia, di cui viene proclamata l’annessione al Piemonte assieme alla Toscana.
- 1860: in forma plebiscitaria i modenesi approvano l’annessione al Regno di Sardegna.
- 1863: a Vienna viene chiusa l’ambasciata (detta Legazione) estense e l’esercito del Duca ancora a lui fedele e stanziato in Veneto (la Brigata Estense), con una commovente cerimonia il 24 settembre è sciolto a Cartigliano (Vicenza).
- 1875: a Vienna muore il 20 novembre Francesco V, ultimo duca di Modena, e viene sepolto nella cripta imperiale della chiesa dei cappuccini.