Brescello

Brescello era, fra 1600 e 1700, un’importante piazzaforte situata in posizione strategica rispetto ai territori confinanti. Sorgeva infatti a ridosso dei confini con il Ducato Parma, all’epoca governato dai Farnese, e con quello di Mantova e dei suoi signori: i Gonzaga.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Già importante centro celtico (Brixellum) venne colonizzata da Roma e travolta dalla guerra fra Longobardi e Bizantini (VI secolo) Da rammentare alla fine del 500 l’occupazione del re Autari, e, nel 589, una terribile alluvione del Po seguita dalla massiccia distruzione effettuata da re Agilulfo, successore di Autari, che demolì completamente il centro rivierasco.

Occorre attendere l’epoca medievale affinchè Brescello risorga grazie al dominio di Matilde di Canossa e alla presenza dei monaci benedettini.

Matilde di Canossa cedette ai monaci il castello e l’intera città in piena autonomia dal controllo del vescovato.

Durante il periodo di ascesa delle realtà comunali, il territorio brescellese venne assoggettato per molto tempo alle dipendenze di Parma.

Dal XIII secolo si assistette ad un complesso avvicendarsi di Signorie, tra cui i Correggeschi, i Rossi, i Visconti, la Repubblica di Venezia poi gli Sforza e gli Estensi. Con questi ultimi inizia una nuova fase storica per Brescello, con il progressivo distacco dal parmense che si compì con il passaggio, nel 1598, al Ducato di Ferrara e poi al Ducato di Modena.

E’ sotto la dinastia d’Este e del Duca Alfonso II che riprende la fortificazione di Brescello, indotta anche dalle violente guerre ducali del periodo. Ritrovato un nuovo ruolo e una nuova dignità urbana e politica, Brescello dovette cedere il passo ancora una volta all’inizio del 1700, durante la guerra di successione spagnola.

La rocca, le dotazioni militari e i bastioni furono infatti spazzati via dalla breve occupazione degli iberici e per oltre un secolo, salvo alcuni momenti ottocenteschi con il duca di Modena Francesco IV, tornò l’oscurità sulla comunità brescellese, che perse definitivamente il ruolo di testa di ponte sul Po. Alla fine del secolo Brescello si unì poi a Reggio, seguendo quindi il cammino napoleonico della Repubblica Cisalpina.

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