333esimo anniversario della morte di Raimondo Montecuccoli. Le Sue ultime volontà….

Nel 333esimo anniversario della morte di Raimondo Montecuccoli, la trascrizione delle sue ultime volontà:
“Dopo aver redatto e compilato il mio accurato testamento lascio le mie attuali ultime volontà:

1. Al mio caro cugino Andrea Conte di Montecuccoli nobile giovane lascio 1000 talleri imperiali così suddivisi: 500 per il tempo che ancora è a servizio e gli altri 500 devono essergli dati al momento in cui sarà riformato;

2. Ai Padri Cappuccini di Linz lascio, cosa che non potrebbero trovare nel mio testamento, 500 fiorini perché preghino per la mia anima;

3. Al mio maggiordomo Jean Gautier, che mi ha assistito nella malattia, lascio 50 fiorini oltre alla sua retribuzione;

4. Il mio caro figlio Conte Leopoldo, al quale impartisco l’ultima benedizione paterna, esorto a conformarsi in tutte le sue azioni e in tutti i suoi propositi alla volontà e ai consigli di Sua Grazia il Principe Dietrichstein e di Sua Eccellenza il Conte Gundaker von Dietrichstein, e a pregare assiduamente per me;

5. Dai miei cari generi il signor Conte Berka e il signor Conte Khisel così anche dalle mie tre care figlie le signore Contesse Berkin Khislin e Weissenwolfin mi congedo impartendo loro la mia ultima benedizione paterna; io comando ai miei signori generi e a mio figlio di pregare spesso Dio per la mia anima e di porre e seppellire il mio corpo mortale accanto a quello della signora mia moglie la cui anima già riposa in cielo; tutto questo secondo le mie ultime volontà delle quali sono perfettamente cosciente come testimoniano i miei signori generi Conte Berka etc…, Padre Lucio dell’ordine dei Cappuccini che mi è stato vicino durante gli ultimi giorni, il signor dottor Schoneich medico di corte imperiale; queste mie ultime volontà devono valere come un codicillo essenziale per ogni tempo e su ogni cosa;

Questo accadde a Linz il 15 Ottobre 1680.   Il signor dottor Schoneich, sebbene non sia rimasto accanto a me per tutto il tempo della mia malattia dev’essere pagato come anche tutti gli altri signori medici che mi hanno visitato ogni giorno durante la malattia.

Montecuccoli

Da una traduzione del libro “I due ultimi soggiorni di Montecuccoli a Linz” di Wilhelm Rausch presso le carte di Padre Berardo Rossi.

Ripresa delle attività sul sito!

Finalmente dopo alcune settimane di fermo, a causa di un malware presente nelle pagine del sito, da oggi possiamo riprendere ad aggiornarvi sulle attività dell’Associazione!

Crediamo che non ci possa essere modo migliore per riprendere, se non quello di ringraziare tutti coloro che hanno voluto visitare la mostra “Raimondo Montecuccoli- Il Castello, la guerra, le opere” allestita nelle sale del Castello di Montecuccolo, dal 20 luglio al 18 agosto e, visto l’enorme successo di pubblico ed i molti commenti positivi, prorogata sino al 1 settembre.

Abbiamo aggiornato la sezione video, con riprese effettuate durante l’arco di tutta la mostra, ed a breve aggiorneremo anche la sezione fotografica. Di seguito pubblichiamo la lettera di ringraziamento inviataci dal Sindaco di Pavullon/F a nome di tutta l’Amministrazione: questa lettera è si frutto della determinazione e del lavoro dell’Associazione, ma anche della fiducia che tutti Voi avete voluto concederci.

Grazie a tutti e continuate a seguirci, perchè le novità non mancheranno certamente.

Associazione culturale “Il Frignano dei Montecuccoli”

Proroga mostra!

Visto il successo ed il notevole afflusso di pubblico, la mostra “Raimondo Montecuccoli- il Castello, la guerra, le opere”, allestita presso le sale del Castello da Montecuccolo, si protrae sino a domenica 1 settembre. Grazie a tutte le persone che hanno partecipato ed a quanti lo vorranno fare!

Galeotto Montecuccoli

Dalla relazione su di un discorso di Cesare Campori nella Tornata XI del 15 dicembre 1871 della Deputazione di Storia Patria Modenese in “Atti e Memorie delle RR. Deputazioni di Storia Patria, vol. VI, 1872 p. XXXIII.

Tornata XI – 15 dicembre 1871

Il march. Cesare Campori tiene parola della vita del Conte Galeotto Montecuccoli padre del celebre Raimondo. Dice da prima della carriera militare da lui nel 1593 abbracciata, militando nell’armata cesarea contro il turco, seguitata in Francia, e poscia di nuovo in Germania. Ritornato al feudo suo di Montecuccolo, e dal duce Cesare d’Este disposato ad Anna Bigi nobile ferrarese, damigella della Duchessa, prese parte a capo delle milizie feudali della sua famiglia alle due guerre contro i lucchesi. Vennegli poscia affidato nel 1615 il Governo di Brescello, fortezza allora che per esser luogo di confine con molta gelosia solevasi custodire, e là venne egli a morte nel 1619.

Non dissimula il disserente che il carattere di lui focoso e intraprendente alcuna volta a vendette lo trasse e a prepotenze, e che o qualcuna di queste o la severità con che il geloso officio commessogli esercitava, contro di lui trassero l’odio de Brescellesi. Di questo fecero essi inumana dimostrazione con balli e schiamazzi, la morte di lui festeggiando; ond’è che il Cancelliere di quella terra avesse a dirgli gente diabolica.

Ma se difetti furono nel conte Galeotto, da grandi virtù si possono dire compensati, e cara ed onorata sarà poi sempre la memoria del padre di uno de più grandi capitani dell’evo moderno.