Per il secondo anno consecutivo ci troviamo a festeggiare la S. Pasqua in una situazione surreale. Come tutti siamo stati costretti a limitare le nostre attività, ma abbiamo continuato a lavorare per potere comunicare, a breve, nuove ed importantissime novità che riguarderanno la nostra associazione e non solo!
Con la certezza di potervi dare presto appuntamento in presenza, Vi auguriamo di passare unaserena Pasqua!
Dopo una breve pausa, rieccoci di nuovo a pubblicare un nuovo capitolo sull’evoluzione del Castello di Montecuccolo. La pausa è stata necessaria per potere aggiornare il sito, correggere alcuni errori e permettere un caricamento più veloce. Ringraziamo lo staff di Nohup S.r.l. per la professionalità ma soprattutto per la cortesia e disponibilità dimostrata. Purtroppo sono stati cancellati i like ai nostri articoli, ma siamo certi di poterci rifare grazie al Vostro affetto. Vi auguriamo buona lettura!
Il castello dovette acquisire in breve tempo, una notevole importanza politica ed amministrativa, come dimostra la sua rapida evoluzione architettonica che vide, in una seconda fase di sviluppo, l’allargamento della primitiva dimora feudale con la costruzione di due corpi uno a sud, l’attuale palazzo centrale, ed uno a nord oggi detto “corpo E”. Veniva così delineandosi il particolare sviluppo lineare secondo l’asse nord-sud proprio di Montecuccolo, con l’estensione di una seconda cerchia muraria che ampliava la prima attorno alla torre-mastio verso sud e verso est. Un atto rogato a Montecuccolo nel 1168 attesta che la località era divenuta sede di atti amministrativi e giudiziari: pertanto nel frattempo è presumibile che avesse cominciato a prendere forma anche il borgo sottostante.
Cap. III° La prima Dimora Feudale – Castello di Pieve & di Valle Entrando negli ambienti che furono la prima dimora feudale e che oggi ospitano la suggestiva galleria artistica dello scultore Raffale Biolchini [1] (la seconda sala a destra della biglietteria del Castello), ci troviamo in un salone che non solo ha conservato la muratura in sasso senza intonaco, ma nella quale affiora la base rocciosa su cui sorge la rocca. Il salone in altezza è l’equivalente di due piani di rocca e osservandone il soffitto dobbiamo pensare che la base della torre è lassù; questo deve farci pensare quale strapiombo la costruzione della dimora feudale è andato a coprire e consolidare con le sue mura, dando all’insieme un aspetto più forte e compatto.
Cap. II°: Mons qui vocatur cuculi…le prime cerchia murarie.
Le prime cerchia murarie valorizzarono e ampliarono, a partire dall’XI sec. la primigenia struttura difensiva molto più antica, costituita dalla torre di avvistamento con palizzata in legno. La prima antica cinta muraria che abbraccia la torre mastio di Montecuccolo, probabilmente, la circondava completamente prima che venisse costruito sul lato a occidente, il primo palazzo feudale: la muraglia si interrompe solamente sullo strapiombo roccioso verso nord, perché questo costituiva da solo una difesa naturale. La prima famosa menzione della località risalente ad un documento del 1027 che cita il mons qui vocatur cuculi, secondo gli studiosi fa supporre in base all’utilizzo del termine “mons”, corrispettivo di “podium”, che Montecuccolo allora non fosse ancora incastellato, ma ne conferma l’esistenza di un primo presidio fortificato, per quanto rudimentale e primitivo.
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Collage effettuato con screen shot da riprese eseguite da “Dalupetto” (sinistra) e A. Gualmini & C. Zanotti (destra).