Il 13 febbraio 2023 è andata in onda la puntata de “il Provinciale”, dove si parla, tra gli altri, del Castello di Montecuccolo e di Pavullo nel Frignano.
La popolare trasmissione di Federico Quaranta percorre la nostra penisola da nord a sud, cercando di mettere in evidenza la provincia Italiana e le sue peculiarità.
Crediamo di fare cosa gradita pubblicando sul nostro canale, lo stralcio dove si parla appunto del Castello di Montecuccolo e di Pavullo n/F.
Trovate il video sul nostro canale You tube a questo link.
Il Frignano dei Montecuccoli, chiude quest’anno 2022 con un pensiero a Padre Berardo Rossi, di cui ricorre il Centenario della nascita.
Con il nome di battesimo di Fernando, nacque a Montecuccolo il 5 agosto del 1922, nel gruppo di case denominate “il Pagliaio”, oggi sovrastanti il percorso pedonale del campo d’aviazione tanto amato da pavullesi e turisti. Gruppo di case dal quale si dipana un bellissimo sentiero che porta da dietro fino al borgo e al Castello.
Durante la sua vita Padre Berardo si è speso come religioso per aiutare i più bisognosi, ma è stato anche un’intellettuale vivace, amante dell’arte, della musicia della storia, della letteratura.
Tra i fondatori dell’Antoniano, ne fu il Presidente a partire dal 1961 quando nacque lo Zecchino d’Oro, iniziò così l’avventura assieme a Cino Tortorella presentatore televisivo e Mariele Ventre direttrice del Coro. La presidenza dell’Antoniano proseguì dal 1961 al 1982 e dal 1991 al 2000. Cristina d’Avena a lui legatissima, anche dopo la sua scomparsa è sempre venuta ogni anno alla sagra di Montorso a Pavullo nel Frignano, in ricordo di Padre Berardo e di Mariele.
Padre Berardo scrisse molteplici opere, tra queste ricordiamo la vita di San Francesco, di Salimbene de Adam da Parma, di Padre Lino e di Sant’Antonio da Padova…. ma più di ogni altro fu autore della biografia su Raimondo Montecuccoli.
Su Raimondo Montecuccoli esistevano biografie ormai piuttosto datate, per quanto di altissimo livello ( Campori “Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi, 1876 e Sandonnini “Il Generale Raimondo Montecuccoli e la sua famiglia” 1914) scritte con il linguaggio dei tempi, e difficilmente accessibili al pubblico. A partire dal 1988 lo Stato Maggiore dell’esercito, sotto la direzione dell’insigne storico Raimondo Luraghi, ha iniziato la pubblicazione delle “Opere” di Raimondo Montecuccoli, testo anche questo, comunque adatto ad un pubblico di studiosi e appassionati.
A Padre Berardo dobbiamo l’intuizione per la quale era necessario fornire al pubblico un testo “didattico”, capace di narrare la vita di Raimondo Montecuccoli, appassionante e degna di un “film colossal”, in modo semplice e chiaro per tutti, rendendo il testo fluente con un impianto di immagini monumentale. Il testo così non solo ci consegna il luogo dove Raimondo è nato, Montecuccolo attraverso le foto di Padre Berardo degli anni ’60 e ’70, ma ci consegna una cornice del piccolo mondo del Ducato di Modena, e di quello più complesso dell’Europa del Seicento, infiammata dalla Guerra dei Trent’anni. Raimondo Montecuccoli emerge cosi in ogni suo aspetto, e in particolare come “Cittadino dell’Europa del Seicento” come Rossi declino’ la biografia. Una vita incredibilmente intensa, vissuta in una miriade di luoghi, sempre impegnato alla difesa dell’Europa Cristiana. Senza il volume di Padre Berardo non sarebbe mai nata la nostra associazione, senza il suo libro non avremmo avuto l’idea, di fare, della vita di Raimondo Montecuccoli un museo, senza di lui non avremmo conosciuto Hafnerbach, Mogersdorf, Szentgotthard e i luoghi europei di Raimondo, cui ispirare un progetto di rete turistica europea. Il Museo a Raimondo Montecuccoli al Castello raccoglie dunque l’eredita’ di Padre Berardo Rossi, ed è il proseguio del suo progetto sul Generale Frignanese, che desiderava popolare e conosciuto da tutti, non più personaggio noto solo ad un elites di studiosi. Già nel 2003 dopo l’uscita della biografia, aveva avuto l’intuizione di crearne una narrazione visiva grazie all’opera degli artisti locali di Pavullo (dei quali era appassionatissimo) con la mostra “Omaggio a Raimondo Montecuccoli. Scultura, pittura, grafica 2002: artisti contemporanei“. Il nostro Museo oltre alle sue fotografie, si arricchisce con i disegni originali del volume, realizzati da Carla Cortesi, raffiguranti lo sviluppo del Castello, i luoghi di Raimondo, i grandi personaggi con cui si relaziono’ gli Asburgo, Zrinjii, Kuprulu.
A lui e alla sua memoria abbiamo dedicato le sale del Museo Raimondo Montecuccoli al Castello, alla presenza di Maria Antonietta sorella di Mariele, sia nel 2013 quando inaugurammo la prima mostra (Padre Berardo era scomparso una settimana prima), sia nel giugno 2021 all’inaugurazione del Museo.
inoltre proponiamo un suo scritto: “Raimondo Montecuccoli, un cittadino dell’Europa del Seicento” presentazione al suo volume, durante una seduta dell’Accademia del Frignano “Lo Scoltenna” da “Rassegna Frignanese” n.33 (2003) pubblicata sul sito dell’Accademia https://sites.google.com/site/scoltenna/?pli=1
Abbiamo poi pensato di cercare dei contributi video on-line che riguardassero Padre Berardo e ne abbiamo trovati due davvero interessanti da “Rubiconia Accademia dei Filopatridi” di Savignano sul Rubicone. Il primo è un video del 5/10/2003 in cui presenta la biografia su Raimondo Montecuccoli, preziosa testimonanza video di una sua conferenza sul tema. Il video inizia parlando di Mariele, che definisce “con il temperamento di un Feldmaresciallo”. Segue un gustoso aneddoto sulla pubblicazione del volume, grazie all’editore Digigraf.
a seguire l’Accedemia sopra menzionata pubblica un video della conferenza del 1/06/1989 in cui Padre Berardo presenta la figura dello storico medioevale Salimbene de Adam da Parma (1221-1288) di cui curò una biografia.
commovente ricordo di Mariele Ventre
nell’archivio fotografico che ci ha lasciato Padre Berardo c’è anche una bellissima fotografia con lo storico Raimondo Luraghi che sicuramente aggiungeremo……..
Se il 2021 è stato l’anno della svolta, con la creazione del Museo Raimondo Montecuccoli presso il Castello di Montecuccolo, quello che sta per volgere al termine è stato l’anno delle conferme.
Abbiamo avuto la conferma che lavorare bene e seriamente paga sempre e che non ci si deve mai sedere sugli allori delle vittorie conseguite, ma si deve continuamente lavorare per assicurare la continuità di tutto ciò che di buono si è fatto.
Dalla fine dello scorso anno infatti abbiamo iniziato a lavorare per rendere l’allestimento del museo ancora più fruibile, anche da parte di chi è completamente digiuno della storia riguardante i Montecuccoli ed il Frignano.
Tutte le didascalie sono state uniformate (all’apertura erano state esposte quelle utilizzate nel corso degli anni per le varie mostre, anche se non uguali: abbiamo pensato lungamente a come esporre oggetti e manufatti tralasciando le didascalie), e sono state realizzate le poche mancanti.
Abbiamo realizzato il manichino del moschettiere (altro elemento fondamentale negli eserciti del XVII sec.), migliorato i manichini già esposti ed illuminato le teche orizzontali per una migliore visibilità di quanto esposto; ma soprattutto abbiamo contribuito alla realizzazione dello splendido plastico del Castello di Montecuccolo eseguito da Giuseppe Ricci e donato al Castello. Giuseppe Ricci ha inoltre donato alla nostra Associazione i plastici dei ponti di Olina e del diavolo.
Per il prossimo anno, oltre alle normali variazioni per rendere l’esposizione “nuova” ogni anno, abbiamo in serbo delle novità molto importanti per valorizzare non solo il Museo ma l’intero Castello, perchè siamo da sempre convinti che ogni miglioria, da chiunque sia fatta, porti giovamento non solo alla singola esposizione, ma a tutto il complesso castellano.
Un grande ringraziamento va Castelli Estensi ed a Gianni Braglia, per averci dato la possibilità di realizzare il nostro principale obiettivo ed averci permesso di condividere con migliaia di visitatori decine di reperti che sarebbero altrimenti rimasti chiusi in un cassetto o in un armadio.
Augurando a tuti quanti un Buon Natale ed un sereno 2023 vi invitiamo a continuare a seguirci con l’affetto di questi ultimi 11 anni.
Il Museo Raimondo Montecuccoli, dopo l’inaugurazione del plastico del Castello di Montecuccolo nel giugno 2022, opera di Giuseppe Ricci che raffigura la rocca tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, si arricchisce di un’ulteriore novità nella sala della Guerra: un nuovo manichino raffigurante un moschettiere, elemento fondamentale nella narrazione della Guerra dei Trent’anni e della Battaglia della Raab.
Lo studio e la realizzazione di questo manichino, come degli altri, è a cura de “il Frignano dei Montecuccoli”.
Il Museo inoltre, si è arricchito dei plastici del ponte di Olina e del ponte di Ercole o del diavolo (realizzati da Giuseppe Ricci); sono state realizzate le didascalie di ogni singolo elemento esposto, oltre all’illuminazione delle teche orizzontali per migliorare l’esperienza visiva del visitatore. Infine sono stati migliorati ed arricchiti i manichini preesistenti: in particolare il sergente ed il picchiere.