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1904 Cartolina inviata a Ferdinando Montecuccoli degli Erri
Retro di una cartolina del 1904 (ristampa della più antica fotografia di Montecuccolo), inviata al Marchese Ferdinando Montecuccoli degli Erri (Modena). Coll. Paolo Bernardoni.
1905 in versione colorata del 1923 ( viaggiata 1928)
Cartolina in versione colorata (1923) di una fotografia che si ripete in bianco e nero nel 1905. Il muro posteriore è ancora integro; mentre in fotografie successive si nota una grossa breccia. Viaggiata per Torino il 18 Luglio 1928. Coll. dell'Associazione.
1913
Da notare l'altezza delle mura nord. A sinistra della torre si nota un merlo oggi scomparso. Lungo le mura si notano ancora due finestroni. Nell'ingresso posteriore si nota una grossa breccia. La fotografia è tratta da T.Sandonnini, Il Generale Raimondo Montecuccoli e la sua famiglia, 1913.
1924 Gimorri "I Viaggi"
Il Castello di Montecuccolo ritratto nella copertina de "I Viaggi", opera scritta da Raimondo Montecuccoli edita da Adriano Gimorri. Da notare l'altezza delle mura lungo il lato nord (rispetto ad oggi) ma anche la vegetazione che allora vi cresceva all'interno.
1933 inaugurazione nuova strada
1933 inaugura la nuova strada che permette di visitare il castello con automobili o pulmini. Sulla destra si nota appunto una vettura dell'epoca. Da Strenna Pavullese 1933. L'inaugurazione vide la visita di un figlio del Duce, Bruno Mussolini, il 14 luglio 1933. (Il castello del generale, 2009,p.28). La vettura sulla destra, potrebbe trattarsi di una Fiat 501, in costruzione negl'anni 1922/1925.
1942
Cartolina viaggiata a Roma il 3/06/1942. Ad un confronto con la fotografia del 1913 non sembrano avvenuti crolli e la situazione sembra stabile. Una delle tre finestre lungo le mura nord sembra essere stata murata. Nell'ingresso posteriore; la breccia che compare nella foto del 1913, qui appare completamente riparata; si nota infatti la presenza di una piccola porta ad arco. Coll. dell'Associazione.
1943
Cartolina inviata il 18 Agosto 1943. Sono ore drammatiche per la Patria, 21 giorni dopo Badoglio proclama l'armistizio e il 9 settembre i tedeschi invadono l'Italia. Il Castello prosegue impassibile la sua millenaria esistenza. Coll. dell'Associazione.
1947
Rispetto alle precedenti foto di fine '800, si nota chiaramente il crollo definitivo del palazzo feudale avvenuto nei primi anni del '900. Nella parte superstite si nota ancora il tetto a spioventi e un merlo. Nel borgo, la casa sottostante la porta di ingresso appare completamente distrutta. Rispetto alle foto di fine '800 le mura nord non sporgono più, evidentemente più basse in seguito a crolli e cedimenti. All'interno del castello si nota la crescita di vegetazione segno di incuria e abbandono.