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Pieve di Renno
Foto N. Maiorano
Facciata della Pieve
Foto G. Leonelli
Iscrizione sull'ingresso
Foto G. Leonelli
Altare principale
Foto G. Leonelli
Rosette Comacine VII-IX secolo
Due monogrammi di Cristo inseriti in una ruota con incavi o punti tra i bracci delle croci, sono rappresentati in un capitello attribuibile al secolo VIII-IX. I sei incavi nei monogrammi di Renno potrebbero rappresentare i fedeli che si avvicinano al Signore, il quale è forse simboleggiato nel segno o incavo centrale del monogramma, particolare che si ritrova solo ad Albenga e a Renno. Foto G. Leonelli
Tomba di Cesare Montecuccoli (1445-1506)
Foto A. Bononcini
Montecenere
La torre. Foto di A. Bononcini
Il campanile
Foto di A. Bononcini
La canonica
Foto di A. Bononcini
Montegarullo
"Tra Miceno, Monzone e Montebonello, sul pendio che digrada verso il fondovalle del Cogorno, in un luogo assai poco emergente, anzi quasi nascosto e protetto dai rilievi circostanti che lo sovrastano, trovansi un gruppo di antiche case su cui saremmo tentati di sorvolare, dato il loro attuale stato di abbandono e il loro scarso rilievo architettonico, se qualcosa del loro nome non ci inducesse a fermarci incuriositi. Si tratta infatti della località denominata “Montegarullo”, nome che evoca quello di una famiglia assai potente e famosa nel Frignano durante gli ultimi secoli del basso medioevo ( secoli XIII-XIV). Forse ci aspetteremmo che quelle antiche case lasciassero trasparire un segno di quella potenza, ma esse restano silenziose e imperscrutabili, partecipi, sembra, dello stesso mistero che avvolge la famiglia Da Montegarullo. Eppure un fascino promana da quel luogo, dagli strani scoscendimenti che lo circondano, tracce forse di antiche battaglie, dalle leggende che i contadini del luogo ricordano: la campana d’oro sepolta sotto le macerie dell’antico castello, la diffidenza verso il castello dei Montecuccoli, perfettamente visibile da Montegarullo seguendo una prospettiva d’angolo assai suggestiva. Siamo dunque di fronte all’oscura storia dei vinti, difficilmente ricostruibile: l’origine e la repentina scomparsa della famiglia costituiscono infatti a tutt’oggi uno dei problemi più affascinanti e interessanti della nostra storia territoriale, sulla quale non si può sorvolare se vogliamo capire la dinamica delle lotte faziose medioevali del Frignano e il significato di rivendicazione di autonomia che esse attinsero, nei confronti delle ingerenze dei comitati cittadini di Modena e di Bologna e quindi della successiva dominazione estense." "Del loro castello a Montegarullo, benché nel settecento pare se ne vedessero gli avanzi, più nulla è rimasto se non una leggenda, il compito di una storia ancora da scrivere e di un rilevamento più accurato da svolgere." Tratto da "Montegarullo" scheda storico bibliografica a cura della Prof.ssa M. Minelli; da Territorio e beni culturali di una città montana, Pavullo nel Frignano, il Bulino, 1979.
Mappa "Territorio e beni..'79"
Mappa da Territorio e beni culturali di una città montana, Pavullo nel Frignano, il Bulino, 1979. Il punto indicato, individua un gruppo di case che ancora oggi portano il nome di "montegarullo", proprio come quello che venne distrutto nella battaglia del 1269. Impossibile stabilire se quelle case coincidano con l'ubicazione dell'antica rocca.
Monzone
La " Domus Communi Fregnani" dove furono firmati gli statuti del Frignano nel 1337/38.
Oratorio di Cà di Chino
Foto G. Leonelli
Interno
Foto G. Leonelli
Ponte di Olina
Foto D. Iattoni