I Conti Galeotto I° Montecuccoli e Ricciarda Molza ebbero 11 figli, tra questi Fabrizio (1540 ca.) si avviò alla carriera ecclesiastica ottenendo gli ordini minori, con i quali ottenne le rendite di diversi benefici parrocchiali. Gli abitanti del borgo avrebbero in seguito testimoniato che se ne andava vestito con la tunica nera e il cappello da prete, abbigliamento simile a quello da magistrato, quale divenne in seguito. Si innamorò ricambianto di Paola Stavoli, giunta a Pavullo assieme ad un cappellaio di Reggio Emilia di cui era la concubina e dal quale aveva un figlio. Approfittando dell’assenza del cappellaio la fece rapire e la portò al Castello, ove venne poi servita come una padrona, e da questo amore nacque Galeotto II° e altre due figlie. Il cappellaio disperato e alla ricerca di una levatrice, venne deriso dalla gente. Successivamente Fabrizio e Paola si trasferirono a Pisa ove il Conte conseguì il dottorato in Legge, e fu in seguito Governatore del Tribunale della Repubblica di Genova. La coppia visse poi tra Modena, Ferrara e Montecuccolo, ma al Castello, Paola fu vittima di un maleficio tanto che fu necessario l’intervento di un’esorcista. Fabrizio scoprì in seguito la congiura del fratello Fulvio in odio alla coppia. Nel 1585, colto dalla malattia e preoccupato per la successione del figlio, Fabrizio ottenne dal Vescovo di Modena di poter sposare Paola, in forma privata presso la propria abitazione, ma senza pubblicazioni per evitare “maliziosi impedimenti”. Nel suo testamento chiese espressamente di non essere seppellito in Santa Margherita com’era tradizione della famiglia, ma in San Pietro, lontano dai parenti. Mori il 26 marzo 1586 all’età di 46 anni.
Testo di Alessio Bononcini photo “la sala del Governatore”
bibliografia:
Tommaso Sandonnini “Il Generale Raimondo Montecuccoli e la sua famiglia”, Modena, G. Ferraguti e C. Tipografi, 1914
Andrea Pini “Montecuccolo la storia svelata. I Signori, La Rocca, i Feudi, Adelmo Iaccheri Editore, 1999