“Adì 21 feb. 1609 nacquemi a Montecuccolo un altro figlio chiamato Raimondo”.

“Una lettera che la contessa Anna nel maggio del 1606 indirizzava alla Duchessa. diceva del primo suo viaggio a Montecuccolo, dove, come siamo per dire, partorì essa nell’ottobre il suo primo figlio; e delle festose accoglienze ricevute dai sudditi, e come soddisfatta rimanesse del castello feudale, dove alternativamente con Modena tenne poi essa dimora. In una carta nell’archivio di sua famiglia, della quale si ha copia nell’archivio di stato e nella collezione Ferrari, ci dà conto ella medesima della nascita de’ molti suoi figli, e dice: “La prima creatura ch’io feci fu un putto nel 1606 30 ottobre di nome Fabrizio, e nacque a Montecuccolo: fu battezzato a Modena nella capella nuova di S.A. , Ser.ma. Lo tenne al sacro fonte la Ser.ma Duchessa di Modena, ed il Ser.mo Gran Duca di Toscana, e per S.A. il signor Boni suo Ambasciatore residente in Modena. Adì 4 aprile 1608 mi nacque una figlia che ebbe nome Havaniglia, e morì di 11 mesi incirca”. (Intorno a questa sua prima figlia è detto in altra carta di Anna che nacque in Modena il 4 aprile, giorno del venerdì santo alle ore 22, e che la cerimonia del battesimo fu fatta nell’anticamera della duchessa, all’altare ove si dice la messa. La tennero al sacro fonte la principessa Giulia e il cardinal d’Este.). Le parole con che annunzia la contessa la nascita di Raimondo correggono un errore nel quale incorsero i biografi di lui che avvenuta la dissero nel 1608, quando cioè nasceva Havaniglia, errore che evitar si poteva consultando il Memoriale da Raimondo presentato all’imperatore Leopoldo,ove ei dice che a 16 anni entrò nel 1625 al servigio imperiale. Scriveva dunque la contessa: “Adì 21 feb. 1609 nacquemi a Montecuccolo un altro figlio chiamato Raimondo”. Segue poi: “Adì 6 aprile 1610 un altro figli chiamato Fabrizio”. (Era morto il primo d’egual nome). “Adì 11 febbraio 1612 nacquemi una figlia chiamata pure Havaniglia. 17 feb. 1613 nacquemi un altro figlio chiamato Massimiliano.” (Che poi si fece gesuita.) “15 settembre 1614. Nacquemi un altro figlio che si chiama Alberto. 15 novembre 1615. Nacque una putta che si chiamò Havaniglia.” (Era premorta anche la seconda di tal nome. Questa terza è indicata in un albero della famiglia Montecuccoli col nome di Anna che per avventura corrisponde ad Havaniglia. Forse è quella della quale diremo aver scritto la madre al cardinal d’Este: altro di lei non sapendosi, è probabile morisse giovane.) “20 febbraio 1617. Nacque un putto che si chiamò Nicolò.” (Premorì al padre.) “30 agosto 1618. Nacquemi una putta che si chiamò Giuliana.” (Sarà nata in Brescello ove era allora Galeotto, e sarà quella che si fece monaca nel monastero di San Geminiano di Modena col nome di suor Giulia Teresa.) Le nacque postumo nel 1619, e forse in Modena, un altro figlio, al quale impose il nome del defunto marito, e di lui sarà detto a suo luogo. Nel castello di Montecuccolo si mostra tuttavia a chi lo visita la stanza ove nacque Raimondo, il quale sarà stato battezzato nella chiesa stessa del castello dedicata a San Lorenzo, che è nominata in una carta del 1569 dell’archivio Montecuccoli. E da poco tempo era stata quella chiesa costruita, sapendosi che gli antichi feudatarii venivano battezzati in quella di Renno che era la parrocchia loro”.

Tratto da “Raimondo Montecuccoli. La sua famiglia e i suoi tempi” di Cesare Campori 1876

 

Modellino di Raimondo Montecuccoli opera di Piersergio Allevi , pittura di Giorgio Taucer. Lo si veda in http://allevi-piersergio.blogspot.it/

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