L’Incrociatore Raimondo Montecuccoli fu varato nel Cantiere Ansaldo di Genova-Sestri il 2 agosto ’34 e il 30 giugno del ’35 venne consegnato alla Regia Marina. Faceva parte con l’Eugenio di Savoia, il Duca D’Aosta e il Muzio Attendolo (nave gemella del Montecuccoli) della VII Divisione, inquadrata nella 2^ Squadra Navale (Ammiraglio di Divisione Salza).
Nel ’36 con lo scoppio della guerra civile spagnola, fu impiegato come scorta e per evaquazione di connazionali e profughi.
Il 27 agosto 1937 il Montecuccoli ricevette l’ordine di salpare per l’Estremo oriente per rafforzare la stazione navale italiana in Cina e proteggerla dagli attacchi Giapponesi. Salpò da Napoli il 30 agosto al comando del Comandante di Vascello Da Zara e giunse a Shanghai il 15 settembre toccando Porto Said, Aden, Colombo e Singapore .
Dopo diverse missioni in Australia e Giappone, il Raimondo Montecuccoli ripartì il 29 agosto del ’39 per l’Europa e giunse a Napoli il 7 dicembre.
Durante la seconda guerra mondiale, il Montecuccoli insieme al gemello Muzio Attendolo, all’Eugenio di Savoia e al Duca D’Aosta, partecipò a diversi episodi di guerra, tra i principali: la battaglia di Punta Stilo (luglio 1940), la Prima battaglia della Sirte (17 dicembre 1941), la battaglia di Mezzo Giugno (2-16 giugno 1942) e quella di Mezzo Agosto (10-15 agosto 1942).
Il Montecuccoli fu uno dei quattro incrociatori lasciati alla Marina in seguito al Trattato di Pace post bellico.
Missioni post belliche:
– 1946 rimpatrio prigionieri italiani da Porto Said, Philippeville, Algeri ed Orano;
– dal 1947 al 1949 attività di squadra;
– estate 1949 designata nave-scuola per gli allievi dell’Accademia navale, (campagne di istruzione estiva nel Mediterraneo)
– estate 1951 campagna di istruzione estiva a Santa Cruz de Tenerife
– estate 1952 campagna di istruzione estiva a Londra.
– fino al giungo 1954 a La Spezia per riallestimento
– 1955 Copenaghen;
– dal 1° settembre 1956 al 1° marzo 1957 campagna di istruzione con circumnavigazione del globo;
– 1958 Montreal, Boston e Filadelfia;
– 1961 Helsinky;
– 1963 periplo del continente africano
La sera del 31 maggio 1964 a Taranto venne ammainata per l’ultima volta la bandiera e con il 1° giugno il Montecuccoli fu cancellato dal Quadro del Naviglio Militare dello Stato.
Rimorchiato a La Spezia, nel 1972 passò alla demolizione.
Il motto della nave “Con risolutezza con rapidità” (“Festinando non procrastinando”), tratto dagli “Aforismi” dello stesso Montecuccoli si riferiva all’elevata velocità delle unità della classe Condottieri. Il Montecuccoli possedeva anche il motto non ufficiale “Centum Oculi” (riportato su un quadro nel quadrato ufficiali e oggi conservato al museo navale di La Spezia), anch’esso attribuito al condottiero e che si riferiva le sue indubbie virtù di attenzione e di valutazione all’evolversi della situazione tattica.Il Montecuccoli oltre al motto “possedeva anche il motto non ufficiale “Centum Oculi” riportato su un quadro nel quadrato ufficiali e oggi conservato al museo navale di La Spezia. Durante la battaglia di Mezzo Giugno, nel corso dello scontro di Pantelleria (15 giugno 1942), lo scoppio di un colpo a bordo asportò la “O” della parola “oculi” senza causare altri danni: da allora, a ricordo della fortunata circostanza, il motto fu poi tramandato nella forma “Centum Øculi”.